Archivio dell'autore: Nicola Gargano

Convegni e dintorni

Il 29.11.2013 con Amadir e Giuffré si torna a Venezia per parlare di Pct. Un ritorno molto gradito dopo poco piu di 2 anni da quel 27 maggio 2011. il titolo del convegno é lo stesso di due anni fa ed é quel titolo che fu lanciato allora per la prima volta con la convinzione di lasciare il segno. Oggi “quando il processo é telematico” non è più solo il titolo di un convegno Amadir ma è il nome di un blog e di una pagina facebook che si pone l’obiettivo di aiutare e creare uno scambio tra operatori del diritto che decidono di cimentarsi con il Pct senza aspettare il 30.6.1014.
Questa volta però abbiamo aggiunto anche la parola “futuro” perché non vogliamo accontentarci di quello che c’è, ma vogliamo migliorare il sistema sempre di più lanciando un messaggio ai colleghi, ovvero che il 30.6.2014 non dovrà essere una data che ci spaventa. Il messaggio sarà lanciato da una delle città più belle d’Italia: Venezia! Con la speranza che dai suoi canali il messaggio possa giungere e diffondersi in fretta in tutti i tribunali d’Italia, in primis nello stesso tribunale di Venezia che il processo telematico lo aspetta con ansia.

Nel corso dell’incontro verrà proiettato il video del progettto Digit Cremona per il quale si ringrazia il dott. Pierpaolo Beluzzi (magistrato presso il Tribunale di Cremona e responsabile del progetto) che, pur non potendo essere presente di persona, ha acconsentito alla diffusione del video nel corso dei lavori congressuali.

Amadir e Giuffrè Vi aspettano come sempre numerosi!

Vi segnalo inoltre che lunedì 2.12.2013 sarò a Busto Arsizio al corso Paperless 2013 durante il quale parlerò di depositi telematici e notifiche via PEC, e vi segnalo altresì che sul sito  http://e-privacy.winstonsmith.org/ sono disponibili le slide e registrazioni audio del convegno e-privacy winter tenutosi presso l’università Boconi lo scorso 15 e 16 novembre. Per quanto riguarda l’intervento mio  e del dott. Massimiliano Ponchio è stato realizzato un video coordinato con le slide che potete visionare sul nostro canale You Tube  http://www.youtube.com/watch?v=diCxHTja4I4&feature=youtu.be

Di seguito vi allego programma e locandine dei due eventi segnalati:

L’avvocato digitale: Quando il processo è telematico. Tra presente e futuro

Ore 14.30 – 15.00 apertura e indirizzi di saluto

saluti COA di Venezia (da definire chi interverrà)
saluti Unione Triveneta dei COA (avv. Carla Secchieri)
saluti Amadir e introduzione (avv. Maela Coccato – vicepresidente Amadir)

Ore 15.00 – 15.45  Ing. Paolo della Costanza – Responsabile PDA Giuffrè Informatica – Lo stato dell’arte del PCT e il ruolo dei punti di accesso

 

Ore 15.45 – 16.00 Avv. Nicola Gargano – Presidente Amadir – PROVA PRATICA DI DEPOSITO DI UN DECRETO INGIUNTIVO TELEMATICO: VANTAGGI, PROBLEMATICHE E SOLUZIONI

 

16.00 – 16.15 Break

 

Ore 16.15 – 17.00 Avv. Carla Secchieri (Unione Triveneta dei COA) – Il PCT che vorrei – profili problematici e proposte per il miglioramento del Pct

 

Ore 17.00 – 17.45 Dot.ssa Francesca Bortoletto – Frunzionario Giudiziario presso il Tribunale di Padova – Il PCT il punto di vista della cancelleria

 

Ore 17.45 – 18.15 Avv. Nicola Gargano – Presidente Amadir – Le notifiche in proprio a mezzo PEC aspettando il 15 dicembre

 

Ore 18:15 – 19:30 Conclusioni e dibattito

 

Modera: Avv. Maela Coccato – Foro di Venezia – Vicepresidente Amadir

La partecipazione è gratuita e le iscrizioni potranno avvenire tramite a mezzo mail da inoltrare a formazione@ordineavvocativenezia.net o info@giuffrevenezia.it

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PAPERLESS 2013
Busto Arsizio, 2 dicembre 2013

Programma del Corso Il Processo civile telematico: a che punto siamo 15.15 – 16.00 PCT: stato dell’arte 16.00 – 16.30 NOTIFICHE A MEZZO PEC 16.30 – 16.45 Consultare gli atti di controparte dal PDA 16.45 – 17.00 Strumenti di gestione avanzata della PEC (esempio pratico) 17.00 – 17.20 Redigere una busta per il deposito telematico (esempio pratico) 17.20 – 17.30 Archiviazione informazioni digitali (esempio pratico) Archiviazione digitale 17.30 – 17.50 La conservazione sostitutiva dei documenti Glossario e definizioni (Firma digitale, marca temporare, funzione di hash) Modalità di archiviazione (esempi pratici) Domande & Risposte 17.50
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La validità delle notifiche in proprio a mezzo PEC alla luce della più recente giurisprudenza di merito

Come tutti sappiamo il Decreto Legge n. 179 del 18 ottobre 2012 ha modificato sensibilmente la legge 53/1994 chiarendo finalmente le modalità delle notificazioni a mezzo PEC effettuate dagli avvocati e sgombrando il campo dai numerosi dubbi emersi con la precedente formulazione.

Tuttavia, nonostante la perfetta chiarezza sulle modalità della notifica, spiegate nel corso del convegno “Quando il processo è telematico: istruzioni per l’uso” tenutosi lo scorso 11 ottobre 2013, rimane qualche dubbio sulla validità delle notifiche effettuate prima del 15 dicembre 2013. Da questa data infatti, ai sensi dell’articolo 16 ter del Decreto Legge n. 179 del 18 ottobre 2012, a partire dal 15.12.2013, dovranno essere intesi come pubblici gli elenchi previsti dagli articoli 4 e 16, comma 12 ovvero l’Anagrafe nazionale della popolazione residente-ANPR, presso cui il cittadino elegge il proprio domicilio digitale ai sensi dell’articolo 4 del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179; quelli previsti dall’articolo 16 del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito con modificazioni dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, ovvero il registro tenuto dal registro delle imprese degli indirizzi PEC delle imprese; ed infine dall’articolo 6-bis del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, ovvero il registro INI-PEC (Indice nazionale degli indirizzi di posta elettronica certificata delle imprese e dei professionisti) e il ReGIndE

A parere di chi scrive tuttavia, mentre per l’INI-PEC potrebbe essere corretto attendere il 15 dicembre, atteso che solo a decorrere dal sesto mese successivo alla pubblicazione del decreto istitutivo dell’INI-PEC, le operazioni di aggiornamento avverranno con frequenza giornaliera, gli elenchi PEC tenuti dal registro imprese possono già considerarsi pubblici, poiché l’articolo 16 del decreto legge 185/2008 prevede che la consultazione per via telematica dei singoli indirizzi di posta elettronica certificata nel registro delle imprese avviene liberamente e senza oneri.

La predetta tesi può essere estesa, anche alle notifiche tra avvocati effettuate prima del 15.12.2013, poiché se è pur vero che da una parte il Reginde non potrà considerarsi pubblico sino al 15.12.2013, molti ordini pubblicano già all’interno dei propri Albi (pubblici) la PEC degli avvocati iscritti, e lo stesso articolo 16 sopracitato prevede che anche gli indirizzi PEC dei professionisti debbano essere poter essere inseriti all’interno di albi o elenchi consultabili senza oneri.

Ad ogni buon conto la previsione dell’articolo 125 del codice di procedura circa l’obbligo di indicazione della PEC nella citazione, nel ricorso, nella comparsa, nel controricorso e nel precetto proprio ai fini delle comunicazioni e notificazioni, integra di per se la volontà da parte dell’avvocato di voler ricevere notifiche e comunicazioni proprio sulla PEC indicata, che peraltro ai sensi dell’art. 125 deve essere la stessa PEC comunicata dal professionista al proprio consiglio dell’ordine.

In tal senso peraltro si è espressa peraltro la stessa Corte di Cassazione a sezioni unite con la pronuncia 10143 del 20/06/2012, statuendo che, la domiciliazione ex lege ai sensi dell’articolo 82 del Il r.d. n. 37 del 1934, opererebbe solo in caso di mancata indicazione dell’indirizzo PEC dell’avvocato nel proprio atto introduttivo. Tale principio viene altresì ribadito da una ordinanza del Tribunale di Reggio Emilia del 13.10.2012 che, in accoglimento dell’orientamento della suprema corte ribadisce che, a seguito della modifica dell’art. 125 c.p.c. apportata dall’art. 25 della l. n. 183 del 2011, per il difensore che abbia indicato la propria PEC non opera la domiciliazione “ex lege” in Cancelleria ex art. 82 r.d. n. 37 del 1934 relativa ai difensori non domiciliati presso il Circondario del Tribunale. Ne consegue che, nel caso di specie la notifica del ricorso e del decreto di fissazione veniva erroneamente effettuata presso la Cancelleria, mentre avrebbe dovuto essere effettuata utilizzando la PEC indicata dal difensore. In senso sostanzialmente conforme il Tribunale di Foggia, con ordinanza del 14/08/2013, ha ribadito che l’art. 82 trova applicazione, dopo l’entrata in vigore delle modifiche dell’art. 125 c.p.c., con la conseguente domiciliazione “ex-lege” presso la Cancelleria in caso di mancata elezione di domicilio, solo qualora il difensore non adempia all’obbligo prescritto nel medesimo art. 125 c.p.c., e quindi non indichi l’indirizzo di posta elettronica certificata comunicata al proprio ordine.

In tal caso, come appare evidente, la mancata elezione di domicilio non comporterà, come conseguenza, che le notificazioni possano essere effettuate presso la Cancelleria, ma imporrà che le stesse avvengano presso l’indirizzo di posta elettronica certificata indicato negli atti di causa, ai sensi dell’art. 125 c.p.c.

Quanto invece alle notifiche a mezzo PEC effettuate ad imprese, la giurisprudenza non è altrettanto conforme, portando al paradosso di una incertezza giuridica che potrà essere colmata evidentemente solo alla fatidica data del 15.12.2013.

Infatti, se da una parte il Tribunale di Prato, con ordinanza del 23.5.2013, ha ritenuto valida la notifica del ricorso per la dichiarazione di fallimento ed il decreto di fissazione dell’udienza effettuata via PEC al debitore, dall’altra il Tribunale di Padova, con ordinanza del 9.5.2013 (dott.sa Lolli), ha rilevato che gli elenchi previsti dall’articolo dell’articolo 16 ter del Decreto Legge n. 179 del 18 ottobre 2012, assumeranno la denominazione di pubblici elenchi a partire dal 15.12.2013, dovendosi pertanto escludere la possibilità di procedere a notificazioni o comunicazioni nelle forme dell’art. 3 bis l. 53/1994 fino al 15.12.2013. Nel caso di specie si segnala che il Tribunale ha in ogni caso rimesso in termini il notificante disponendo la rinnovazione della notifica nelle forme ordinarie e con il rispetto dei termini di cui all’articolo 163bis cpc. [Per correttezza di trattazione si segnala che, le predette ordinanze, sono state pubblicate prima del 34.5.2013, data dell’entrata in vigore dell’art. 3bis della legge 53 del 1994 nella sua nuova formulazione, pur riferendosi alla nuova formulazione sulla cui tempistica entrata in vigore vi sono stati non pochi dubbi].

Di diverso avviso è stato invece il Tribunale di Milano che, con decreto del 22.10.2013, ha dichiarato esecutivo un decreto ingiuntivo notificato dal ricorrente al debitore a mezzo PEC. Un provvedimento quest’ultimo che evidentemente non lascia dubbi sulla validità della notifica effettuata a mezzo PEC sia per il notificante che per il destinatario.

Un provvedimento che svela scenari nuovi e sempre più frequenti a partire dal 15 dicembre 2013, data in cui non vi saranno più dubbi circa la validità delle notifiche a mezzo PEC. Sarà dunque opportuno non solo per i colleghi porre estrema attenzione ad uno strumento di comunicazione quale la PEC, esortando anche i nostri clienti a controllare giornalmente la propria casella PEC, ormai vero e proprio domicilio digitale, onde evitare spiacevoli decadenze alle quali sarà sempre più difficile porre processualmente rimedio.

Nicola Gargano

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Avvocati digitali e avvocati analogici

Ore 11.30. L’avvocato analogico esce dallo studio e sa che dovrà correre più veloce del cancelliere che non vede l’ora di chiudere la cancelleria (alle ore 12). Ore 11.30. L’avvocato digitale sa che non deve correre perché la cancelleria telematica chiude alle ore 14! Non importa che tu sia analogico o digitale comincia a depositare (telematicamente!).

Questa mattina mentre andavo in Tribunale mi è venuto in mente questo slogan ripensando anche alle relazioni del convegno barese “Quando il processo è telematico: Istruzioni per l’uso” dell’11.10.2013.

Questa mattina però (aimè!) l’avvocato digitale si è visto costretto a recarsi in Tribunale per depositare una memoria in una cancelleria che, di processo telematico, proprio non ne vuole sapere.

Come ho ribadito nel post con cui vi ho augurato buone vacanze prima della pausa estiva, non me la sento di colpevolizzare la cancelleria, ma mi rendo conto che purtroppo c’è ancora troppa superficialità quando si parla di processo telematico, superficialità che purtroppo coinvolge tutti coloro che, nella macchina della giustizia, ci lavorano.

Da parte mia ci sto provando ad evangelizzare avvocati e, in qualche caso, anche i cancellieri ma, questa mattina, mentre ero in cancelleria per depositare (purtroppo il cartaceo!) ho risentito quella maledetta frase tutta italiana: “Tanto la prorogano”. Un frase che purtroppo siamo abituati a sentire troppo spesso e che noi stessi pronunciamo, quando una scadenza, in questo caso il famigerato 30.6.2014, ci spaventa così tanto da non riuscire a immaginare un futuro.

Da qui l’idea dello slogan che ho lanciato all’inizio del post, uno slogan che già oggi può farci toccare con mano i risparmi e i vantaggi del processo telematico. Infatti, solo se saremo consapevoli di quando il PCT potrà rivoluzionare in meglio la nostra professione, riusciremo a guardare con meno diffidenza la scadenza del 30.6.2014 e dire per una volta una frase diversa: “tanto non la prorogano”.

Se poi dovesse rimanere ancora qualche bastian contrario io rimarrò qui, per discutere e cercare di trovare risposta a tutte quelle perplessità che, giustamente, non possono non esserci. Magari il prossimo post sarà per rispondere ai vostri commenti, ma per favore non fatemi più sentire la frase: “tanto la prorogano”.

Nicola Gargano

P.S: approfitto del post per segnalarvi come sempre qualche convegno in cui sarò presente.

Giovedì 7.11.2013 – QUANDO IL PROCESSO E’ TELEMATICO? ISTRUZIONI PER L’USO  – BANCA POPOLARE DI PUGLIA E BASILICATA PIAZZA CAVOUR 20 GRAVINA IN PUGLIA. (Associazione avvocati e praticanti di Gravina di Puglia e Commentario del Merito)

Sabato 9.11.203 – L’avvocato e il web: l’era del procedimento telematico e i nuovi obblighi – Palazzo M. De Pietro – Lecce (Camera Civile di Lecce)

Venerdì 15.11.2013 – e-privacy 2013 – winter edition – Big Data 2.0 – Accesso all’informazione e privacy tra open data e Datagate – Milano – Università Bocconi – (insieme all’amico Massimiliano Ponchio: Il diritto di nascondersi nell’era della PEC, del PCT e dell’ANPR. La compressione dei diritti deicittadini ai tempi della digitalizzazione della giustizia) – (ASK Research Center, Progetto Winston Smith, Centro Studi Hemes, Medialaws)

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Post Eventum, varie ed eventuali

Sperando di fare un gradito regalo ai miei lettori pubblico anche su questo Blog il Post Eventum del convegno Tenutosi a Bari in data 11.10.2013 presso l’aula V dell’Università degli Studi di Bari – Facoltà di Giurisprudenza in collaborazione con Amadir e il Commentario del Merito. Alla fine del post eventum troverete anche le slide del mio intervento e i link ai video con le relazioni integrali. Approfitto del post per segnalarvi che corrono voci incontrastate su un ulteriore aumento della marca per le iscrizioni a ruolo da 25 a 27 di cui si è parlato nel post precedente e nel corso del mio intevento su Radio Radicale nella trasmissione Presi per il Web del 21 ottobre scorso.

Per quanto mi riguarda preferisco rinviare ogni ulteriore commento dopo aver letto quanto meno una bozza di testo di legge. Ad oggi infatti mi sembra che vi sia ancora troppa confusione, sopratutto in ordine alla presunta notizia (purtroppo non verificabile da fonti ufficiali) che la marca/balzello non sarebbe dovuta in caso di costituzione con modalità informatica, cosa però ad oggi possibile sono nei procedimenti iniziati con ricorso.

Chiusa questa piccolissima parentesi vi lascio al post eventum:

Venerdì 11 Ottobre 2013 nell’aula V della Facoltà di Girurirsprudenza dell’Università degli Studi di Bari si è tenuto il convegno: Quando il Processo è Telematico Istruzioni per l’uso, in collaborazione con il Commentario del Merito. Prima di tutto mi preme segnalare l’eccellente risposta di tutti i colleghi del foro di Bari e in particolare dei nostri soci baresi, che hanno partecipato con entusiasmo al convegno. Un convegno a dire il vero che, pur riproponendo un tema ripetutamente trattato, ha richiamato quasi 200 persone nell’aula V della facoltà di giurisprudenza di Bari, regalando, a questa terza puntata degli eventi baresi sul tema dell’avvocato digitale, una atmosfera unica. Un ringraziamento particolare è doveroso anche all’avv. Giuseppe Basciani e al Commentario del Merito, un grandissimo gruppo al servizio dell’avvocatura che come noi propone formazione animati dallo “spirito di servizio”, “spirito di servizio” che, come ha ricordato l’avv. Giovanni Stefanì portando i saluti dell’Ordine degli Avvocati di Bari, deve essere l’elemento fondamentale che anima associazioni come le nostre.

Dopo il saluti dell’avv. Stefanì il convegno è proseguito con l’avv. Nicola Frivoli che, dopo aver portato i saluti del Commentario del Merito, ha passato la parola all’avv. Giorgio Poli, assegnista di ricerca presso l’università degli Studi di Roma Tre e moderatore dell’incontro. L’avv. Poli ha introdotto l’argomento del giorno ricordando che il processo telematico non è più un qualcosa di astratto come qualche anno fa, ma una realtà regolata da tante nuove norme di legge, come ad esempio l’obbligatorietà del deposito degli atti dal 2014 e la novità, introdotta dal decreto sviluppo del 2012, della possibilità per gli avvocati abilitati ai sensi della legge 53/1994 di notificare in proprio a mezzo PEC. La parola è passata poi al Dott. Pierpaolo Beluzzi (Giudice presso il Tribunale di Cremona, componente della struttura tecnica organizzativa del CSM (SO) e responsabile del progetto Digit Cremona), che ha illustrato ad una entusiasta platea il progetto DigitCremona consistente nella dematerializzazione del fascicolo cartaceo e all’introduzione di forme di “collaboration on line” basate sulla teleconferenza e telepresenza. Il dott. Beluzzi ha inoltre spiegato come, l’attuale architettura del processo telematico, potrebbe essere migliorata nell’ottica di rendere il servizio più facilmente fruibile. Il tutto è stato supportato poi da una interessante relazione accompagnata, oltre che dalle consuete slides, anche da filmati, rappresentando una realtà realmente nuova, possibile e sostenibile in grado peraltro di sopperire alla recente chiusura di alcuni Tribunali. Dopo lo sguardo al futuro il convegno è proseguito con la mia relazione, che ho ovviamente aperto portando il saluto di Amadir e spiegando brevemente le nostre attività. Ho ricordato inoltre che l’evento si è svolto a distanza di un anno esatto dall’ultimo evento pugliese di Amadir e che, in questi 12 mesi, anche a Bari siamo passati da una fase di sperimentazione del PCT ad una fase pratica in cui è finalmente possibile depositare, con pieno valore legale, la stragrande maggioranza degli atti presso Tribunale e Corte d’Appello. Ho aperto la presentazione con una dimostrazione pratica effettuando in tempo reale il deposito di un decreto ingiuntivo telematico e affrontando, in rapida successione, le problematiche tecniche e giuridiche correlate al deposito. Prima di passare la parola alla dott.sa Attolino ho effettuato una panoramica sulle notificazioni in proprio a mezzo PEC analizzando le problematiche ma anche i vantaggi in un imminente futuro. La dott.sa Attolino (Giudice presso il Tribunale di Bari) ha infine illustrato qualche problematica lato ufficio giudiziario rimarcando l’attenzione sull’utilizzo consapevole di strumenti quali la firma digitale e la PEC. Infine, dopo oltre tre ore di intense relazioni, c’è stato anche il tempo per qualche domanda utile a stimolare un interessante dibattito.

Di seguito pubblichiamo le slide e i link alle registrazioni del convegno:

Intervento Dott. Beluzzi: Video

Intervento Avv. Gargano: video slides

Intervento Dott.sa Attollino: Video 

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Prime riflessioni telematiche sul disegno di legge di stabilità

In genere commentare i disegni di legge non è un bene, ma il disegno di legge di stabilità oggi al vaglio del Senato contiene novità importanti in relazione agli argomenti trattati da questo blog. Prima di esaminare le due novità, come sempre una buona e una cattiva, pongo ai lettori una domanda retorica: quando il processo è telematico i costi si abbassano?

Teoricamente si e, quanto meno lato avvocati, non ho mai smesso di sottolineare questo aspetto. Depositare un atto per via telematica infatti ci consente di risparmiare benzina per raggiungere un tribunale e risparmiare tempo in inutili e lunghe code in cancelleria.

E lato cancelleria invece? In una indagine del ministero della giustizia risalente all’aprile del 2012 (http://www.processotelematico.giustizia.it/pdapublic/resources/Diffusione_PCT_aprile_2012.pdf) veniva stimato un risparmio di costi delle comunicazioni di cancelleria trasmesse a mezzo ufficiale giudiziario stimabile in 84.000.0000 di euro l’anno riferendosi a tutto il territorio italiano. Numeri che già di per se giustificherebbero una sensibile diminuzione dei costi vivi per l’accesso alla giustizia. Tuttavia, il dato in controtendenza è invece di un aumento progressivo degli importi del contributo unificato.

Se c’era un costo invece che, quantomeno sino ad oggi, si manteneva stabile era proprio la famosa “marca da 8 euro” prevista dall’art 30 del testo unico sulle spese di giustizia che prevede che la parte che per prima si costituisce in giudizio, che deposita il ricorso introduttivo, ovvero che, nei processi esecutivi di espropriazione forzata, fa istanza per l´assegnazione o la vendita di beni pignorati, anticipa i diritti, le indennità di trasferta e le spese di spedizione per la notificazione eseguita su richiesta del funzionario addetto all´ufficio, in modo forfettizzato.

Dalla lettura testuale sembrerebbe un vero PECcato non aver eliminato questo pagamento forfettizzato, in un un’epoca in cui indennità di trasferta e spese di spedizione sono anacronistiche dal momento che ufficiali giudiziari e postini bussano sempre meno alla porta dei nostri studi sostituiti da una più economica PEC. Purtroppo invece non solo questo “pagamento forfettizzato” non è stato mai eliminato o ridotto ma, nel disegno di legge di stabilità all’esame del Senato, si è pensato di portarlo a ben 25 euro promuovendolo, evidentemente, a vero e proprio balzello.

Fin qui dunque la notizia cattiva ma, fortunatamente, nel disegno di legge di stabilità è contenuta anche una buona notizia (o meglio più che buona neutra!) ovvero la previsione del mancato pagamento dei diritti di copia non autentica per le parti che si costituiscono con modalità telematiche e che con le stesse modalità accedono al fascicolo elettronico.

Tradotto in soldoni, purtroppo non c’è nulla di nuovo, se non il consolidamento di una prassi già in uso presso molti tribunali di non far pagare i diritti di copia sulle copie semplici e la legittimazione del pieno diritto da parte dell’avvocato di scaricare liberamente le copie di atti, provvedimenti del giudice e sentenze da polisweb. Rimane tuttavia ancora aperto il problema di cui abbiamo parlato prima della pausa estiva sulla possibilità di richiedere copie autentiche ed esecutive per via telematica, funzionalità già attiva ma di fatto inapplicata, sia sul portale dei servizi telematici e su alcuni punti di accesso.

E’ auspicabile poi un chiarimento sul requisito della costituzione con modalità telematica poiché, ad oggi, la costituzione per via telematica è possibile solo per il convenuto o per il ricorrente, mentre non è ancora possibile iscrivere a ruolo una causa per via telematica se la stessa viene introitata con citazione. E’ auspicabile dunque che, nel testo di legge definitivo, venga mantenuto solo il secondo requisito onde evitare una ingiustificata disparità di trattamento e una difficile regolamentazione tecnica nell’impostare i permessi di accesso ai dati via punto di accesso.

Via libera dunque ad upload e dowload di tutti gli atti nel fascicolo telematico che si spera diventi sempre più sostituto del fascicolo cartaceo.

Come sempre questo articolo è “to be continued” nel frattempo vi segnalo che questa sera sarò in diretta su Radio Radicale nel corso della trasmissione “Prersi per il web” condotta da Marco Perduca, Fulvio Sarzana e Marco Scialdone per parlare di digitalizzazione della giustizia. Per chi mi volesse ascoltare l’appuntamento è dalle 19 e 45 alle 20.30 sulle frequenze di Radio Radicale. Stay Tunned!!!

Nicola Gargano

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Convegni e dintorni

Venerdì 11 Ottobre 2013 si terrà a Bari alle ore 15.30 presso l’aula V sita al piano terra della facoltà di Giurisprudenza di Bari  il convegno dal titolo: “Quando il processo è telematico: Istruzioni per l’uso” organizzato dall’associazione Amadir e il Commentario del Merito, gruppo di studio facente capo al consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Bari avv. Giuseppe Basciani.

All’incontro, saranno presenti in qualità di relatori, oltre al presidente di Amadir avv. Nicola Gargano,la dott.sa Maria Attollino magistrato del Tribunale di Bari, il dott. Pierpaolo Beluzzi magistrato presso il Tribunale di Cremona e l’avv. Giorgio Poli in veste di moderatore. Un appuntamento importantissimo, in vista della sempre più vicina scadenza del 30 giugno 2014 quando tutti gli atti processuali dovranno essere trasmessi tramite PEC, appuntamento che sarà reso ancora più accattivante e utile dalla prova pratica di invio di un atto telematico che verrà effettuata dall’avv. Nicola Gargano.

Per informazioni ed iscrizioni potete contattarci all’indirizzo info@amadir.it oppure iscrivervi direttamente attraverso il portale formazione del COA di Bari all’indirizzo http://avvocatibari.formazionecontinua.lextel.it/default.do

Per chi invece non potrà presenziare personalmente verrà predisposta una diretta streaming a cura dello Studio Del Core visibile al seguente link: http://www.youtube.com/user/StudioDelCore?feature=watch mentre gli atti del convegno e le registrazioni video saranno disponibili dopo qualche giorno sul nostro blog e  canale youtube dell’associazione Amadir https://www.youtube.com/user/associazioneamadir.

Di seguito alleghiamo il programma del convegno:

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Approfitto del post inoltre per segnalare ulteriori appuntamenti in cui sarò presente in qualità di relatore e in particolare il giorno 12.10.2013 presso l’ex sezione distaccata di Monopoli (di cui allego locandina), il 18.10.2013 a Milano per un Business Cappuccino organizzato da Marianna Valletta e il 30.10.2013 presso il Tribunale di Brindisi.

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Nicola Gargano

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Prefissi e dintorni

 

Si lo so mi sono fatto attendere, ma speravo di poter fornire informazioni più precise circa i prefissi attribuiti ai fascicoli provenienti dalle sezioni distaccate.

Nel frattempo peraltro è apparsa sul portale dei servizi telematici datata  23 settembre 2013 la seguente comunicazione: “Si comunica che – allo scopo di permettere l’individuazione del nuovo numero di Registro Generale (R.G.) con cui i procedimenti pendenti al 14 settembre 2013 presso le Sezioni Distaccate soppresse sono stati riassunti presso il Tribunale accorpante- i sistemi informatici in uso presso le Cancellerie, sono predisposti per consentire l’invio di un biglietto di cancelleria contenente il nuovo numero di R.G. assegnato al procedimento.”

Ad oggi si segnala che, i predetti biglietti di cancelleria non sempre giungono e pertanto propongo ai nostri lettori un aggiornamento dell’elenco dei prefissi specificando che in alcuni sarà sufficiente sommare il vecchio numero di ruolo ai numeri di seguito indicati mentre in altri casi dovrà semplicemente essere aggiunto come prefisso numerico.

Ringrazio tutti gli amici e colleghi che mi stanno aiutando a tenere aggiornato il presente elenco, si ribadisce assolutamente indicativo e non ufficiale, che potete contribuire a mantenere aggiornato tramite commento qui in basso oppure mediante il modulo di contatto del blog

MARCHE

Tribunale di Ancona:

Ex sezione distaccata di Fabriano à 100000 (si somma al vecchio numero di ruolo)

Ex sezione distaccata di Jesi à200000 (si somma al vecchio numero di ruolo)

Ex sezione distaccata di Osimo à 300000 (si somma al vecchio numero di ruolo)

Ex sezione distaccata di Senigallia à 400000 (si somma al vecchio numero di ruolo)

PUGLIA

Tribunale di Bari:

Ex sezione distaccata di Acquaviva delle Fonti à  91000000 (si somma al vecchio numero di ruolo)

Ex sezione distaccata di Bitonto à  930000 (si somma al vecchio numero di ruolo)

Ex sezione distaccata ALTAMURA à 92000000 (si somma al vecchio numero di ruolo)

Ex sezione distaccata MODUGNO à 94000000 (si somma al vecchio numero di ruolo)

Ex sezione distaccata MONOPOLI à 95000000 (si somma al vecchio numero di ruolo)

Ex sezione distaccata PUTIGNANO à96000000 (si somma al vecchio numero di ruolo)

Ex sezione distaccata RUTIGLIANO à97000000 (si somma al vecchio numero di ruolo)

Tribunale di Trani

Ex sezione distaccata di Andriaà  91000000 (si somma al vecchio numero di ruolo)

Ex sezione distaccata di Barletta à  92000000 (si somma al vecchio numero di ruolo)

Ex sezione distaccata di Canosa di Puglia à 93000000 (si somma al vecchio numero di ruolo)

Ex sezione distaccata di Molfetta à 94000000 (si somma al vecchio numero di ruolo)

Ex sezione distaccata di Ruvo di Puglaà 94000000 (si somma al vecchio numero di ruolo)

Tribunale di Foggia

Ex sezione distaccata di Cerignola à  91000000 (si somma al vecchio numero di ruolo)

Ex sezione distaccata di Manfredonia à  92000000 (si somma al vecchio numero di ruolo)

Ex sezione distaccata di San Severo à 92000000 (si somma al vecchio numero di ruolo)

Ex sezione distaccata di Trinitapoli à 94000000 (si somma al vecchio numero di ruolo)

Tribunale di Lucera

Ex sezione distaccata di Apricena à 91000000 (si somma al vecchio numero di ruolo)

Ex sezione distaccata di Rodi Garganico à92000000 (si somma al vecchio numero di ruolo)

Tribunale di Brindisi

Ex sezione distaccata di Ostuni  à 900 (prefisso da aggiungere al numero rg NO SOMMA)

LOMBARDIA

Tribunale di Monza

Ex sezione distaccata di Desio à 11000000 (si somma al vecchio numero di ruolo)

CAMPANIA

Tribunale di Salerno

Ex sezione distaccata di AMALFI à 10000000 (si somma al vecchio numero di ruolo)
Ex sezione distaccata di CAVA DE TIRRENIà 40000000 (si somma al vecchio numero di ruolo)
Ex sezione distaccata di EBOLI à 20000000 (si somma al vecchio numero di ruolo)
Ex sezione distaccata di MERCATO SAN SEVERINO à 50000000 (si somma al vecchio numero di ruolo)
Ex sezione distaccata di MONTECORVINO à 30000000 (si somma al vecchio numero di ruolo)
Ex sezione distaccata di AMALFI à 10000000 (si somma al vecchio numero di ruolo)
Ex sezione distaccata di CAVA DE TIRRENI à 40000000 (si somma al vecchio numero di ruolo)
Ex sezione distaccata di EBOLI à 20000000 (si somma al vecchio numero di ruolo)
Ex sezione distaccata di MERCATO SAN SEVERINO à 50000000 (si somma al vecchio numero di ruolo)
Ex sezione distaccata di MONTECORVINO à 50000000 (si somma al vecchio numero di ruolo)

 

UMBRIA

Tribunale di Perugia

Ex sezione distaccata di Foligno à 100000 (si somma al vecchio numero di ruolo)

Ex sezione distaccata di Castello à 200000 (si somma al vecchio numero di ruolo)

Ex sezione distaccata di Assisi à 300000 (si somma al vecchio numero di ruolo)

Ex sezione distaccata di Todi à 40000 (si somma al vecchio numero di ruolo)

EMILIA ROMAGNA

Tribunale di Modena

Ex sezione distaccata di Carpi à20000 (si somma al vecchio numero di ruolo)

Ex sezione distaccata di Pavullo nel Frignano à30000 (si somma al vecchio numero di ruolo)

Ex sezione distaccata di Sassuolo à40000 (si somma al vecchio numero di ruolo)

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Quando il trasloco è telematico

Nel post che precede vi avevo promesso aggiornamenti sull’avanzamento del cosiddetto “trasloco telematico”, ovvero la migrazione dei dati informatici dei procedimenti dagli archivi informatici delle sezioni distaccate agli archivi informatici dei Tribunali circondariali.

Un operazione che, per come era stata descritta nella nota della DGSIA pubblicata la scorsa settimana, sarebbe dovuta essere indolore e, semplicemente, avremmo ritrovato i nostri fascicoli pendenti presso le sezioni distaccate cercandoli su polisweb presso il Tribunale circondariale, con un nuovo numero di ruolo costituito da un prefisso che identifica la ex sezione distaccata e numero di ruolo originario.

Tutto molto semplice insomma. Tutto semplice, se la DGSIA avesse diramato un elenco ufficiale dei prefissi associati ad ogni sezione distaccata o se, per ogni fascicolo, fosse partita una PEC con l’indicazione del nuovo numero di ruolo.

Il condizionale purtroppo è d’obbligo poiché, ad oggi, non solo la DGSIA non ha diramato un elenco ufficiale dei prefissi associati alle sezioni distaccate soppresse, ma non esiste alcun criterio ufficiale che consente di ricavarli.

Cosa succede dunque oggi nello studio di un avvocato che dovesse avere la comprensibile necessità rintracciare le proprie cause pendenti presso le sezioni distaccate su polisweb?

Vi porto il mio esempio di questa mattina. Lunedì mattina ho udienza presso il Tribunale di Monza ex sezione distaccata di Desio. Alla precedente udienza la stessa viene rinviata presso il Tribunale di Monza poiché la sezione distacca di Desio dal 13.9.2013 risulta soppressa. La scorsa settimana ricevo un biglietto di cancelleria che mi informa che la causa è stata rimessa al presidente del Tribunale di Monza e, successivamente, rimessa alla prima sezione del Tribunale di Monza.

Non ricevo più alcuna comunicazione a mezzo PEC ma, per mero scrupolo, vorrei verificare se la data di udienza è confermata. Ovviamente questa mattina, cercando la causa nel ruolo dell’ex sezione distaccata di Desio, con il numero di ruolo in mio possesso non trovo nulla e ne tantomeno trovo nulla cercando con lo stesso numero di ruolo sul Tribunale di Monza. Non sapendo dunque come rintracciare il nuovo numero di ruolo, effettuo una ricerca con il nome delle parti e, finalmente, scopro che il nuovo numero di ruolo è costituito dal precedente con l’aggiunta del suffisso numerico 1100.

Miglior sorte invece è capitata per alcuni fascicoli pendenti presso le sezioni distaccate del Tribunale di Bari, per i quali invece è stato comunicato il nuovo numero di ruolo in occasione della comunicazione del rinvio dell’udienza.

Si scopre dunque che non esiste alcuna prassi condivisa tra i Tribunali e, per avere un quadro più completo della situazione, parte il classico brainstorming telefonico tra colleghi e addetti ai lavori, anche al fine di ricostruire un elenco attendibile dei prefissi dei Tribunali soppressi.

In particolare nel mio brainstorming telefonico mi riferisce l’amico Paolo Della Costanza di Giuffrè Informatica che, il nuovo numero di ruolo, in alcuni casi è costituito da un prefisso numerico, mentre in altri da un numero che viene sommato al numero di ruolo originario.

Mi viene riferito infatti che, quest’ultima soluzione, è stata attuata nei Tribunali delle Marche con l’indiscutibile vantaggio di generare nuovi numeri di ruolo più brevi. Nei Tribunali pugliesi invece le soluzioni non si sono rivelate mai univoche e, smanettando su polisweb, capita di ritrovare numeri di ruolo di ben otto cifre per procedimenti che, prima della migrazione, presentavano un numero di ruolo a sole tre cifre.

Ancora una volta si è dunque persa un occasione per ordinare una situazione, già evidentemente ingarbugliata dal trasloco dei fascicoli.

Rischiamo infatti, in una situazione non chiara, di disperdere tanto il cartaceo quanto il telematico poiché, mentre i fascicoli rimangono chiusi negli scatoloni e potrebbe tornare utile effettuare i depositi per via telematica, ci si trova nella situazione paradossale di non poter effettuare nemmeno il deposito telematico poiché risulta sconosciuto il numero di ruolo.

Quando il processo trasloca dunque, i rischi di smarrimenti, cartacei o telematici che siano, sono sempre in agguato. I rimedi a mio modesto parere esistono (o meglio esistevano). Ad esempio, in tempi di spending review ben si poteva pensare di sostituire il trasloco materiale dei fascicoli cartacei, con una procedura di digitalizzazione dei fascicoli (peraltro in perfetta ottica giugno 2014 e forse più economica di un materiale trasloco), semplicemente archiviando i fascicoli cartacei in poche stanze dei palazzi di giustizia soppressi, e risparmiando i pochi spazi dei tribunali circondariali che, al contrario saranno sempre più sommersi dalla carta.

Chiudiamo l’aggiornamento odierno con un primo elenco di prefissi da aggiungere ai numeri di ruolo delle ex sezioni distaccate. Un elenco che provvederò ad aggiornare con regolarità anche sulla base delle vostre segnalazioni che potete inviarmi tramite commento qui in basso oppure mediante il modulo di contatto del blog

Tribunale di Bari:

Ex sezione distaccata di Acquaviva delle Fonti: 91000

Ex sezione distaccata di Bitonto: 930

Tribunale di Trani

Ex sezione distaccata di Molfetta: 94000

Tribunale di Monza

Tribunale di Desio: 1100

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Quando il Tribunale chiude

Il titolo del post può sembrare un controsenso rispetto alla data in cui viene scritto ma, aimè, alla vigilia della ripresa a pieno regime delle attività dei Tribunali italiani, il mondo giustizia si trova a fare i conti con un cambiamento epocale, ovvero l’attuazione del d. lgs. 155/2012 e la conseguente chiusura di alcuni Tribunali circondariali e di tutte le sezioni distaccate dei Tribunali circondariali.

Lasciando da parte le mille polemiche sulla chiusura dei tribunali, polemiche che probabilmente si trascineranno per ancora molto tempo, cercheremo oggi di occuparci dei problemi legati all’accorpamento e, ovviamente, cercheremo di farlo dal nostro punto di vista, ovvero quello telematico.

Infatti, se da una parte il personale degli uffici giudiziari accorpati si trova a fare i conti con un trasloco fisico non si può non pensare ad un “trasloco” non meno importante, ovvero quello telematico.

Ma cosa succede quando il trasloco è telematico?

Ce lo siamo chiesti sicuramente in molti durante questa calda estate e, soprattutto, ci siamo chiesti cosa ne sarà di quei migliaia di numeri di ruolo delle sezioni distaccate, che sicuramente non potrebbero essere trasferiti tout court nei registri di cancelleria dei tribunali di distrettuali.

Cosa succederà poi in quegli uffici che di fatto sono stati cancellati ma di fatto continueranno ad essere aperti per i prossimi 5 anni come articolazione del Tribunale circondariale e non più come sezione distacca del Tribunale circondariale. (cfr. Per il Tribunale di Bari http://www.ordineavvocati.bari.it/fckeditor/userfiles/file/savino%282%29.pdf)

Qualche risposta la fornisce il portale dei servizi telematici che, nella giornata di oggi ci avvisa che i servizi telematici erogati dal dominio Giustizia non saranno disponibili dalle ore 14.00 di venerdì 13 settembre e fino alle ore 11.00 di lunedì 16 settembre, per consentire l’aggiornamento tecnico a seguito di entrata in vigore della nuova organizzazione degli Uffici Giudiziari di cui al d. lgs. 155/2012.

In attesa di lunedì 16 però, qualche informazione in più possiamo ricavarla dalle indicazioni della DGSIA pubblicate qualche giorno fa qui: http://pst.giustizia.it/PST/resources/cms/documents/AccorpamentoUUGGistruzioniservizitelematiciv51.pdf

Per quanto riguarda le sezioni distaccate verranno dunque dismessi gli indirizzi PEC, e le comunicazioni e le notificazioni relative ai procedimenti pendenti saranno inviate dall’indirizzo di PEC dell’ufficio accorpante, mentre, stando a quanto si legge nella nota rimarranno attivi gli archivi informatici che cambieranno la denominazione ufficio assumendo la denominazione del Tribunale circondariale affiancato dalla dicitura “ex sezione distacca di”.

I fascicoli in corso risulteranno “definiti per trasferimento ad altra sede” ed assumeranno un nuovo numero di ruolo che sarà costituito dal vecchio numero di ruolo con l’aggiunta di un suffisso numerico fisso associato alla sezione distaccata soppressa.

Purtroppo, allo stato non vi è modo di evincere i suffissi delle sezioni distaccate e, pertanto, sarebbe auspicabile che venga quantomeno inviato un biglietto di cancelleria con l’indicazione del nuovo numero di ruolo, in modo da non dover costringere l’avvocato a verificare il nuovo numero di ruolo fascicolo per fascicolo.

Quanto ai depositi telematici invece, si legge nella nota, che gli stessi dovranno essere indirizzati sempre all’indirizzo PEC del Tribunale circondariale con il nuovo numero di ruolo.

La stessa regola andrà evidentemente rispettata nella compilazione della nota di iscrizione a ruolo, in cui dovrà essere indicato come ufficio giudiziario il Tribunale circondariale.

Quanto alle sezioni distaccate rimaste sotto il nome di articolazioni, la nota non prevede alcuna regola differente ed è pertanto presumibile che, il personale di cancelleria delle sezioni distaccate sopravvissute (ora diventate articolazioni), abbia accesso ai registri di cancelleria del Tribunale circondariale e che i numeri di ruolo dei fascicoli vengano assegnati secondo le regole sin qui esaminate.

Quanto invece ai Tribunali circondariali soppressi la nota non prevede alcuna modifica, sia per gli indirizzi PEC e sia i registri di cancelleria, salvo che per la denominazione dell’ufficio che, nel registro informatico, assumerà il nome di “Tribunale ordinario di (Tribunale accorpante) – ex Tribunale di (Tribunale soppresso)”. Non verrà dunque effettuata alcuna migrazione dei fascicoli e, i numeri di ruolo dei procedimenti in corso, rimarranno invariati prevedendo che, sia i depositi telematici e sia le comunicazioni e notificazioni, avvengano tramite l’indirizzo PEC del Tribunale circondariale soppresso. Depositi e iscrizioni a ruolo inerenti nuovi procedimenti, invece, dovranno invece essere indirizzati alle caselle di PEC  del Tribunale accorpante in base alla competenza.

In ultimo richiamiamo l’ultimo paragrafo della nota ministeriale che ci ricorda che, a decorrere dalla data di soppressione di un ufficio giudiziario, il valore legale relativo ai depositi telematici è conferito dal decreto ministeriale (ai sensi dell’art. 35 comma 1 del D.M. 44/2011) emesso per l’ufficio accorpante.

Ne consegue che, i vantaggi offerti dal processo telematico si estenderanno anche ai Tribunali soppressi qualora nel Tribunale accorpante fosse già possibile depositare telematicamente a valore legale, indubbiamente un vantaggio che, almeno in parte, potrà coprire i disagi subiti dagli avvocati che esercitano abitualmente nei Tribunali soppressi.

Quanto invece ai disagi e alle altre novità apportate dal “trasloco telematico” non ci resta che attendere l’ora X, ovvero le ore 11 del 16 settembre 2013.

(to be continued)

Nicola Gargano

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varie ed eventuali alle porte della sospensione feriale

Siamo al primo agosto, le vacanze sono alle porte e, almeno noi civilisti, possiamo tirare un sospiro di sollievo per la finalmente tanto attesa sospensione feriale che inizia oggi e si concluderà il 15 settembre.

Un periodo di vacanza serve a tutti ed è bello sapere che, salvo urgenze, quantomeno per il prossimo mese e mezzo potremo stare al riparo da atti e scadenze.

Senza scadenze anche questo blog andrà in ferie e, salvo cataclismi telematici che non ci auguriamo, ci rivedremo a settembre sperando che il caldo e le vacanze portino un po’ di belle novità e soprattutto un po’ di consapevolezza in più.

Ho detto consapevolezza perché è questa la parolina magica che voglio lasciare a tutti miei lettori come spunto di riflessione sotto gli ombrelloni. Consapevolezza perché ho notato, in questi primi 15 giorni di valore legale presso il Tribunale di Bari, che, di consapevolezza, ce n’è veramente poca. Il countdown verso il 30 giugno del 2014 inesorabilmente prosegue e, purtroppo, non è raro trovare, sia tra il personale di cancelleria e sia tra i colleghi una totale indifferenza verso ciò che sarà il futuro ma che, in realtà, è già un presente.

Non mi stanco infatti di predicare che, fin da oggi, nei fori in cui è presente il valore legale si potrebbero ridurre almeno del 60% gli accessi in cancelleria se tutti gli avvocati costituiti depositassero i propri atti per via telematica.

Purtroppo invece, soprattutto nel foro di Bari, succede ben altro e, se qualche giorno fa ho raccontato un bella storia a lieto fine fatta di cancellieri volenterosi di imparare e capire, oggi devo raccontarne un’altra, aimè senza lieto fine.

La scena grosso modo è stata questa. Ieri mattina decidiamo in studio di effettuare l’ultimo deposito prima della tanto desiderata sospensione feriale per via telematica.

Provvedo così a creare la busta ed inviarla a mezzo PEC in pochissimi minuti. Dopo qualche minuto ricevo le due ricevute di accettazione consegna, nonchè l’esito dei controlli automatici. Seguendo le indicazioni del nostro CISIA, che ha cortesemente pregato noi avvocati di recarci in ogni caso in cancelleria per vedere se il tutto funziona, ed eventualmente per depositare copia di cortesia, vado in tribunale e riferisco al cancelliere la solita pappardella “ho fatto il deposito telematico lo può accettare? Se non lo sa fare la aiuto io, in ogni caso ho anche il cartaceo” come risposta mi becco un secco rifiuto coadiuvato dalla classiche frasi di circostanza, pronunciate indicando il computer: “perchè qui non funziona niente”,”perchè mica qui è tutto facile come pensate voi”,”perchè io devo aspettare due giorni per avere le ricevute di una pec”,”perchè qui finchè non ci danno degli strumenti adeguati”, “perché tanto io prima del 30 giugno 2014 me me vado in pensione”. Il sottoscritto invece, continuando a non perdere le speranze, risponde: “ma guardi che a Bari il valore legale c’è già e che succedeva se non venivo a portare il cartaceo?  Per me il depositato é già la ricevuta della pec” risposta: “beh poi si pensava”!

Inutile dire che, per estrema ratio di salvaguardia dei rapporti avvocato cancelliere, non me la sono sentita di insistere e ho depositato il cartaceo con una espressione alquanto affranta.

Sicuramente, anche in questa occasione, non me la sento di colpevolizzare il cancelliere, ma a chi ha il dovere di insegnarli, non solo ad accettare quel deposito, ma a renderlo appunto “consapevole”! Consapevole di quanto possa essere importante il processo telematico in un ottica di semplificazione del sistema giustizia; consapevole che, accettare un atto telematico, è un’operazione più facile e veloce rispetto all’apposizione di un timbro con conseguente inserimento dell’atto in un fascicolo di carta; consapevole che, se quell’atto fosse stato accettato per via telematica, la controparte potrebbe visualizzarlo e scaricarlo direttamente da Polisweb senza dover accedere in cancelleria.

Prima di augurarvi buone vacanze approfitto di questo post per segnalarvi corsi e convegni sul PCT e non  che si terranno a cavallo tra Settembre e Ottobre ed in cui avrò modo di relazionare sul processo telematico, sperando di trasmettere un po’ di consapevolezza in più.

–          “Corso teorico pratico sul PCT” – 10.9.2013 (Gioia del Colle), 13.9.2013 (Acquaviva delle Fonti) e 16.9.2013 (Santeramo in Colle) in collaborazione con Giuffrè e Associazione Avvocati e Praticanti del Tribunale di Acquaviva delle Fonti,

–          “L’AVVOCATO DIGITALE: ASSISTERE IL CLIENTE 2.0 NELLO STUDIO DEL FUTURO” – 4.10.2013 (Lecce) – in collaborazione con Amadir e Camera Civile di Lecce;

–          “Quando il processo è telematico: istruzioni per l’uso”, 11.10.2013  (Bari)  presso l’aula magna Aldo Moro dell’università degli Studi di Bari Facoltà di Giurisprudenza – in collaborazione con Amadir e il Commentario del Merito;

L’elenco è ancora provvisorio e provvederò ad aggiornarvi su queste pagine in caso di cambiamenti ed ulteriori eventi. Per il momento consentitemi di augurarvi buone vacanze sperando, al nostro rientro, di ritrovarci un processo sempre più telematico.

Nicola Gargano

 

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