Quando il processo è telematico ma nessuno lo sa

Dopo storie di ordinaria cancelleria oggi raccontiamo un’altra storia a lieto fine. La storia del primo deposito telematico a valore effettuato dal sottoscritto presso il Tribunale di Bari. La storia inizia il 22 luglio alle ore 21 e si conclude questa mattina (23 luglio 2013) alle ore 13.30 con una piacevole chiacchierata con il personale di cancelleria del Tribunale di Bari.

Alle ore 21 avendo una memoria di replica in scadenza decidiamo di avvalerci per la prima volta della procedura telematica, attiva sul Tribunale di Bari dal 15 luglio scorso. Dopo aver creato con molta celerità la busta alle ore 21:07:01 dallo studio legale parte una PEC contenente la memoria di replica e, come allegato semplice la nota spese. Rispettivamente alle ore 21:07:05 e 21:07:09 giungono le ricevute di accettazione e consegna e con buona pace del sottoscritto alle 21:08:15,  un positivo esito dei controlli automatici mi consente di chiudere lo studio con la tranquillità di chi sa che, l’indomani, il cancelliere accetterà il deposito telematico evitandomi una inutile passeggiata in Tribunale.

Questa mattina invece nessuna risposta dalla cancelleria sino alle ore 11.30 e, alle ore 11.45, pur essendo sicuro di poter dare la mia memoria di replica per depositata, – ricordo infatti che il depositato telematico è costituito dalla ricevuta di avvenuta consegna che, nel mio caso, è giunta alle ore 21:07:09 del 23.7.2013 – decido di recarmi materialmente in cancelleria con gli atti cartacei pronti, confidando tuttavia in una pronta accettazione del telematico.

Con mia grande sorpresa all’ingresso della cancelleria scopro l’amara verità ovvero: “avvocato ma come si fa? Lo devo stampare?” a cui è seguita la mia forse meno scontata risposta: “non si preoccupi se vuole la aiuto io”.

Fu così che nel giro di pochi minuti la cancelleria si affollò di facce curiose e stranite allo stesso tempo, facce nelle quali si leggeva una sola domanda: “ma che state facendo”?

“stiamo accettando un atto telematico” rispondiamo in coro io, la cancelliera e il cancelliere smanettone chiamato in soccorso nel frattempo, ma arrivato quando il deposito era già stato accettato anche grazie al mio aiuto.

Dopo aver accettato il deposito iniziano a piovere sulla testa del sottoscritto mille domande. “Avvocato ma la nota spese dov’è?” e io “E’ allegata alla busta ma nei depositi che faccio su Milano l’ho sempre allegata così”, “ma no doveva fare un altro atto” risponde lei, “ma la nota spese non è un atto previsto come depositabile nel redattore” rispondo io.

Per farla breve, nel giro di pochi minuti inizia una piacevolissima chiacchierata sull’opportunità di creare delle prassi condivise tra avvocati, magistrati e cancellieri anche nel foro di Bari. Nel caso della nota spese, stamattina, la stessa è stata annotata come se fosse un deposito cartaceo, aimè, senza alcuna possibilità di creare un rimando al documento allegato alle repliche, mentre, l’altro cancelliere, sosteneva che, la stessa, andrebbe depositata come memoria generica e poi valorizzata come nota spese all’atto dell’accettazione.

Tante domande dunque ma prima fra tutte: a che punto siamo nella formazione lato cancellerie?

Stando all’esperienza di questa mattina ancora molto indietro ma, sicuramente, la buona volontà dei cancellieri che stamattina si sono prestati, prima ad ascoltare le mie dritte e dopo a lasciarsi andare in una piacevolissima chiacchierata sul PCT, fa ben sperare in un futuro roseo.

Fa ben sperare poi che, nel corso della chiacchierata, si è parlato di rilascio copie cartacee ed informatiche. A quanto pare, infatti, l’infrastruttura, sia lato PDA per l’avvocato e sia lato SICID per il cancelliere, è pronta, così come lo sono i pagamenti telematici per i diritti di copia, effettuabili sin da ora dal PST (http://pst.giustizia.it/PST/). Cosa manca? Forse tutto o forse niente, o meglio qualche decreto dirigenziale.

In compenso il 19 luglio è passato e, fortunatamente, quello che avevamo anticipato in questo articolo non si è avverato http://www.quandoilprocessoetelematico.it/quando-il-processo-e-psicopatico/ , una colossale marcia indietro o un giustificabile ritardo? Io come sempre spero nella prima ipotesi come sapete amo il lieto fine.

Nicola Gargano

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